Le ROM, o Read Only Memory, sono memorie a sola lettura ad accesso casuale nelle quali i dati sono memorizzati in forma permanente ovvero, a differenza delle memorie volatili, i dati restano memorizzati anche in assenza di alimentazione.
Esistono più famiglie di integrati che svolgono questa funzione:
MASK ROM: sono programmate direttamente dal costruttore seguendo un procedimento di tipo "fotografico" in cui si usa una maschera (da cui il nome) per il drogaggio delle diverse zone del chip. Solitamente sono quelle più utilizzate nei computer la cui produzione è già in stato avanzato, non essendo convenienti per la realizzazione di prototipi;
PROM: sono memorie programmabili dall'utente, UNA SOLA VOLTA, tramite appositi dispositivi;
EPROM: evoluzione delle PROM, sono memorie programmabili dall'utente e riprogrammabili previa esposizione alla luce ultravioletta: questa entra all'interno dell'integrato attraverso una finestrella in quarzo e cancella le informazioni contenute nella memoria permettendone la riprogrammazione. Per programmarle si usano sia dispositivi "autonomi" che gestiti tramite computer;
EEPROM: ulteriore evoluzione delle memorie programmabili. Si cancellano tramite impulsi elettrici e permettono la riprogrammazione all'interno del sistema dove sono utilizzate, in particolar modo hanno la possibilità di essere cancellate e riprogrammate per settori, quindi la memoria non deve essere cancellata completamente per effettuare, per esempio, un aggiornamento.
Solitamente le ROM recano scritto il P/N del componente, ma in alcuni casi è presente anche il codice della ROM stessa. Le EPROM più diffuse sono quelle della famiglia "27" e sono disponibili in tutte le salse, dalle piccole 2708 fino alle 27C040 e oltre. La presenza della C all'interno della sigla indica il processo di produzione in tecnologia CMOS, il numero che segue indica invece la capacità complessiva espressa in Kilobit. E' possibile riconoscerle grazie all'etichetta opaca, necessaria per proteggere il chip dalla luce.