Alcune delle cose più fastidiose con cui ci si può scontrare all'atto di un incontro ravvicinato del 3° tipo con un retrocomputer sono la polvere, lo sporco nero e putrido, il "giallore" ed i circuiti incrostati. Dopo aver applicato alcuni suggerimenti letti qui nella FAQ, che hanno sortito il loro effetto ma che mi hanno fatto venire i muscoli di Stallone, ho avuto la fortuna di incontrare(per caso) in ferramenta una tipologia di prodotti chiamati comunemente "sgrassanti" che hanno risolto tutti i miei problemi. Tali prodotti hanno infatti il compito ingrato di "uccidere" velocemente e senza fatica il "marciume"... ma anche di mangiarsi le vostre mani se non utilizzate i guanti! :) Io uso in particolare 100 USI della ? il quale è un prodotto estremamente concentrato che (teoricamente) và diluito in acqua per pulire tantissime cose. Sui retrocomputers io lo utilizzo per i seguenti scopi:
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-- Angelo Fonzeca |
Scusate l'intrusione, ma forse posso essere d'aiuto a qualcuno. Io di solito utilizzo del semplice dentifricio alla menta del tipo non granuloso... i risultati sono ottimi. L'idea mi è venuta odorando un prodotto della CellularLine: si tratta di una bomboletta bianca con il logo rosso che spruzza una sostanza in tutto e per tutto simile al dentifricio. Non trovandola in giro (me l'aveva mostrata un amico che lavora in un centro assistenza) ho fatto da me. ;-) Un mio amico inoltre mi ha consigliato di provare una miscela composta da 9 parti di acqua tiepida e 1 parte di candeggina... mi ha assicurato che scrosta la qualsiasi, ma ancora non ho provato. Da tenere in considerazione che quando voglio pulire qualcosa il 99% delle volte lo "faccio a pezzi", poi inizio a sgrassare/pulire/lucidare pezzo per pezzo e infine rimonto. Alla fine i risultati sono ottimi! | ||
-- Lupin III |
Eh, sì, qui vi ci vuole il tocco femminile... :-) Metodo sicuro e non aggressivo: dopo aver dato *comunque* una passata allo sporco più volatile con un pennello morbido, una soffiata con la bomboletta d'aria compressa se necessario... Poi, sia con plastiche montate che smontate, prendete un panno in microfibra di quelli buoni trattato a dovere (fatto bollire dieci minuti in pentola prima del primo utilizzo) bagnato solo con acqua e ben strizzato, SENZA detergenti, e lo passate come una spugna. Vi assicuro, che lo sporco viene assorbito dal panno, e non si corrompe nulla, non usando alcun detersivo. I panni in microfibra hanno una lavorazione e una composizione tali che sono le fibre ad attaccare lo sporco. Quelli dozzinali da supermercato, sono solitamente composti al 95% di poliestere e 5% di poliammide, in quelli migliori è più alta la percentuale di poliammide (fino al 30%). Per ripulirli, subito a mollo e ribollitura senza candeggianti né ammorbidenti, al massimo usando comune sapone da bucato. Il costo, anni fa arrivava alle 35mila lire per uno straccetto di 30x30 cm, adesso si è ridimensionato, per i migliori, sulle 18-20mila al dettaglio, ma ne vale la pena. | ||
-- Vipera. |